Comunicato stampa di inizio stagione

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04.09

Dopo la conclusione improvvisa della scorsa stagione causa Coronavirus, il Ticino Unihockey si presenta ai nastri di partenza della 15a stagione della propria storia. La nostra società conta all’incirca 150 giocatori in nove squadre, una trentina di allenatori e numerosi dirigenti, collaboratori e arbitri tutti quanti volontari e oltre alla rappresentanza in Lega Nazionale B, riveste ormai da anni un importante punto di riferimento per molti giovani, i quali investono molto del proprio tempo libero nello sport. Per fare questo ci si avvale dell’uso di diverse palestre quali ad esempio l’Arti e Mestieri ed il Liceo di Bellinzona.

Al momento dell’interruzione della stagione 2019-20 tutti gli obiettivi stagionali erano stati raggiunti, o si sarebbero potuti raggiungere. In particolare la prima squadra si era qualificata per la semifinale contro il Turgovia (interrotta dopo due partite), dopo un inizio di stagione difficile e dopo aver girato la serie di quarti di finale best of five contro il Friborgo dallo 0-2 al 3-2.

Un’eventuale occupazione delle palestre scolastiche per un utilizzo extra-sportivo sarebbe per il Tiuh – come per molte altre società sportive – un problema logistico pressoché insormontabile, che lo costringerebbe ad annullare le sessioni d’allenamento di tutte le categorie – dai più piccoli fino alla LNB – ed escluderebbe tutte le squadre dai rispettivi campionati nazionali. La speranza è dunque che qualora la situazione sanitaria dovesse peggiorare, in sede decisionale si terrà in considerazione la realtà sportiva, valutando pertanto ogni soluzione alternativa volta a non impedire l’attività della società.

 

Le principali novità rispetto alla scorsa stagione sono, a livello giovanile, l'iscrizione di due nuove squadre (la Under 18C e gli Juniori C che abbiamo deciso di riformare, considerando il numero elevato di giocatori di queste categorie) mentre a livello prima squadra la sostituzione della figura del direttore sportivo con la creazione di una commissione tecnica, coordinata dall'allenatore Luca Tomatis. Tomatis che quest'anno sarà assistito da Michele Pancera (gradito ritorno il suo, che porterà un’importante esperienza in particolare nel coaching durante le partite), con il compito di gestire e pianificare le attività della prima squadra (il cui obiettivo stagionale è la qualifica ai playoff), lasciando comunque lo scouting stranieri al sempre ottimo e proficuo lavoro di Marco Bertocchi e la gestione dei giocatori indigeni all'esperienza di Michel Masa che dopo parecchi anni di lavoro qualitativo e quantitativo non fungerà più da assistente allenatore, così come Matteo Sartori. Il team manager Omar Fibbioli sarà coadiuvato da Ruben Bulloni. Inoltre quest’anno verranno tesserati soli due stranieri, Iiro Kinnunen e Juha Rautiainen (già in rossoblù nella stagione 18-19). Ritornano al Tiuh anche Mattia Pini e Luca Giammalva, mentre in porta c’è da registrare l’arrivo di Ja-il Rota. Dal settore giovanile vengono promossi Andrin Bechitger (ex nazionale giovanile che aveva già debuttato con ottimi risultati negli scorsi playoff), Elia Valenti, Elias Margni, Mattia Ochsner e Zeno Boscolo. Lasciano il club Luca Zanchi, Mattia Pitozzi, Indi Andreetta, Fabio e Sandro Baas (trasferitosi nella serie B svedese), Rocco Canevascini e gli stranieri Jarkko Aavaharju, Tatu Kiipeli e Andrè Landin. Ne risulta la rosa più giovane per età media della lega nazionale e che sarà capitanata da Demis Monighetti.

La preparazione è stata buona, grazie alla possibilità di svolgere numerosi allenamenti in palestra. D’altro canto la situazione pandemica attuale ha reso difficile la disputa di amichevoli, soltanto tre di cui due vinte e una persa, a causa della difficoltà nel reperire avversari e palestre.

Altra piccola ma importante novità è il potenziamento degli allenamenti tecnici di almeno un'ora alla settimana (un allenamento per le categorie U14/JC/JD/Kids e uno per le categorie U16/U18/U21/NLB).

Intanto la strategia e la filosofia restano quelle di formare giocatori dotati tecnicamente con degli staff tecnici qualitativamente buoni, con l'obiettivo finale di portarne un giorno il maggior numero possibile in prima squadra considerando le loro qualità tecniche e fisiche individuali ma, anche e soprattutto, la dedizione, l'impegno e l'attaccamento alla maglia.

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